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Nella ricerca di un lavoro talvolta ci si trova di fronte a degli annunci di lavoro che sembrano fatti appositamente per noi. Su LinkedIn, sui portali di annunci, sui siti web delle agenzie di selezione del personale e sui quotidiani capita di imbattersi in job description che ricalcano in modo perfetto la nostra figura professionale, domandando quelle esatte esperienze e competenze che possediamo.

In quei momenti si è convinti di avere in pugno il posto di lavoro: si manda quindi il curriculum vitae in risposta e si aspetta per la telefonata del selezionatore, in vista di un colloquio di lavoro. Purtroppo, però, le cose non vanno sempre come sperato.

Non di rado infatti, anche di fronte all’annuncio perfettamente in linea con la propria figura professionale, non si viene contattati dal selezionatore. Come è possibile?

«In casi come questi molti candidati pensano a una svista da parte del selezionatore. Il che è possibile, certo. Nella maggior parte dei casi, però, il selezionatore decide razionalmente e correttamente di scartare quel curriculum vitae che, a detta del candidato, era perfetto”, spiega Carola Adami, co-fondatrice della società italiana di head hunting Adami & Associati.

“Ma attenzione: non è detto che il professionista ideale per un determinato lavoro presenti un curriculum vitae altrettanto calzante. Molti CV, infatti, non riescono a mettere in luce in modo efficace e chiaro le peculiarità del candidato. E, purtroppo, in fase di scrematura dei cv, il selezionatore non ha niente più di quel documento per decidere se contattare o meno il candidato. Succede allora che il curriculum vitae “perfetto” finisca nel gruppo degli scartati, superato da altri candidati con le competenze e le esperienze giuste, che sono stati in grado di presentare in modo efficace le proprie capacità su un curriculum vitae di qualità», continua la Adami.

A cosa bisogna prestare attenzione quindi affinché il proprio curriculum vitae riesca ad andare a segno, così da non perdere una preziosa opportunità professionale?

Carola Adami per questo consiglia i 10 elementi fondamentali da tenere in considerazione se si vuole centrare l’assunzione:

1. La grammatica: il cv è il proprio biglietto da visita, l’unica cosa che può rappresentarci agli occhi del selezionatore. Per questo, per evitare di dare un’immagine sciatta e poco curata, è fondamentale presentare un documento libero di errori. Meglio rileggerlo più volte prima di inviarlo!
2. Il formato: esistono molti formati diversi per il proprio curriculum. Talvolta viene chiesto espressamente il formato Europass, mentre altre volte è bene dare prova di creatività. Il consiglio è quello di pensare al tipo di ruolo per cui ci si candida e muoversi di conseguenza.
3. La lunghezza: il curriculum vitae non deve essere né troppo lungo né troppo corto. Il cv perfetto non supera le 2-3 cartelle, limite da superare solo se in presenza di una lunga e peculiare carriera professionale.
4. La struttura: il selezionatore non può dedicare troppo tempo all’analisi preliminare di ogni singolo curriculum. Per questo motivo le informazioni devono essere strutturate in modo coerente e intuitivo, per permettere di trovare immediatamente le informazioni cruciali.
5. Lo stile: lo stile utilizzato nello scrivere il cv deve essere formale, serio e professionale, senza esagerare con i termini tecnici e gergali.
6. La personalizzazione: il curriculum vitae perfetto è quello che viene personalizzato per ogni singolo annuncio, per mettere in evidenza le informazioni espressamente richieste dall’agenzia o dall’azienda.
7. Trasparenza: se nel proprio passato professionale ci sono stati dei buchi o degli stop, è bene non cercare di nasconderli, preparandosi invece a spiegare in modo sincero questi gap al momento del colloquio.
8. Competenze tecniche e trasversali: una sezione del cv dovrebbe essere dedicata alle hard skills e alle soft skills. É bene fare una selezione a monte, per indicare solo le competenze che possono effettivamente aiutare il selezionatore a fare la propria scelta.
9. Coerenza: i contenuti del cv devono essere perfettamente coerenti: ogni contraddizione infatti genera sospetti e dubbi nel selezionatore
10. Il riferimento alla Legge sulla Privacy: il cv deve chiudersi sempre con il riferimento alla Legge sulla Privacy e con la firma del titolare dei dati forniti.
Una volta messi a punto questi elementi la via  verso l’assunzione scorrerà molto più liscia. Parola di “cacciatrice di teste”.
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