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Nella società di oggi le donne rappresentano l’incarnazione precisa e puntuale del concetto essere multitasking.

Esse sono al contempo mogli, madri e lavoratrici, passano da un meeting aziendale agli incontri a scuola, dalla cucina alle riunioni interne, facendo anche un salto in palestra. Eppure, ancora alle soglie del terzo millennio, soprattutto in Italia, risulta ancora complesso per una donna far congiungere i due ruoli di madre e lavoratrice.

La situazione attuale

Secondo dati Istat, negli ultimi quarant’anni le quote rosa al lavoro sono nettamente aumentate, con una casistica di una donna impiegata su due. Questo dato si è confermato durante l’ultimo decennio di crisi economica , a partire dal 2007, in cui le donne si sono trasformate in vere e proprie Breadwinners.

Eppure ancora oggi ci trasciniamo dietro retaggi culturali per cui una donna che lavora non possa essere una buona madre o, di contro, una mamma non possa sperare in un avanzamento di carriera.

Il problema di fondo non sussiste nella capacità delle donne di conciliare questi due ruoli, ma nella mancata disponibilità di risorse e strutture che possano agevolarle in questo duplice compito. Dati del 2016 infatti, testimoniano come 8 donne su 10 che si sono viste costrette ad abbandonare il proprio lavoro erano mamme.

Come si fa dunque a far coesistere questi due ruoli senza rinunce, seppur con una grande dose di impegno?

Il giusto equilibrio

Innanzitutto bisogno equilibrare la ripartizione dei lavori in casa: sempre fonte Istat dimostra come il carico di lavoro familiare, diviso tra uomo e donna, stia diminuendo in favore di quest’ultime. Le mamme che lavoro trascorrono lo stesso quantitativo di ore fuori casa del proprio marito/compagno. E’ bene dunque che tutti i compiti di gestione familiare vengano ridistribuiti tra i due coniugi.

Altro step importante è abbandonare qualsiasi senso di colpa: Ogni madre che lavora prova quel perenne senso di inadempimento nei propri doveri di madre, di dedicare poco tempo ai proprio bambini, di essere poco presente, generando così un continuo senso di frustrazione.

Non è così. Le madri che lavorano riescono a garantire ai propri figli tutto ciò di cui necessitano, in primis il proprio tempo.

Arriviamo così ad un altro punto focale: la capacità e necessità di dedicarsi un po’ di tempo per sé. Le mamme lavoratrici accumulano un enorme quantitativo di stress a causa delle continue corse e la vita frenetica derivata dai mille impegni quotidiani. Dedicarsi un momento per sé, non è sinonimo di egoismo, anzi.

Fermarsi, ricaricarsi e ripartire è il modo migliore per prendersi cura degli altri ed aver nuova linfa da dedicare a tutti i progetti che ci stanno a cuore.

Essere madri e lavoratrici di certo non è facile, ma solo una donna poteva essere in grado di farlo. La conciliazione di questi due ruoli è ormai imprescindibile, impossibile pensare di dover rinunciare ad uno dei due compiti perché così imposto ancora dalla società.

Con i giusti accorgimenti, i giusti aiuti e le giuste politiche socio/economiche si può essere tutto, come una vera Wonder Woman.

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