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Lo Shikata ga nai è un’antica saggezza giapponese che afferma che la vita con i suoi momenti drammatici è parte di un processo che non si può comandare.

Una filosofia di vita che non va confusa come sinonimo di perdita o remissione, ma al contrario si tratta di un pensiero che aiuta a non subire passivamente gli eventi più spiacevoli che possono accadere, permettendo di lasciare andare il passato per accogliere il presente, con forza e resilienza.

Shikata ga nai insegna a fare propria la consapevolezza che non sempre si ha il potere di cambiare il corso delle cose e che è importante accettare anche ciò che comporta dei dispiaceri, per evitare di scontrarsi con i sensi di colpa e poter  concentrarsi sul momento presente e su di sé.

Shikata ga nai: cos’è

Apparso sulla stampa europea dopo lo tsunami del 2011, si tratta di un antico termine orientale che significa letteralmente “non c’è nulla da fare” che viene spesso usato dai giapponesi quando si trovano di fronte a eventi inevitabili e drammatici.

Shikata ga nai accoglie in sé 2 valori fondamentali per una vita serena: la capacità di vivere nel qui ed ora e la consapevolezza che non sempre si è in grado di fare qualcosa per cambiare la realtà dei fatti.

Shikata ga nai insegna a liberarsi da pensieri negativi per sostituirli con concetti più giovevoli legati ad accettare ciò che non può essere cambiato.

In poche parole Shikata ga nai insegna ad accettare il cambiamento, affrontare il dolore e lasciare andare, affinché la vita possa essere vissuta a pieno.

Shikata ga nai: come metterlo in pratica

Come fare a mettere in pratica lo Shikata ga nai?

Esistono dei semplici (sì ok, forse all’inizio non proprio) passi da seguire, inizialmente da applicare in modo sistematico e poi con il tempo e la pazienza diventeranno del tutto naturali.

Ecco alcuni consigli pratici per mettere in pratica questo pensiero orientale.

Prendersi cura di sé

Per sposare questo concetto, è fondamentale prendersi cura di sé e dedicare tempo a se stessi e al proprio benessere.

Il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di una pausa per recuperare appieno le proprie funzionalità, per cui prima di spostare la propria mente oltre bisogna iniziare ad avere un occhio di riguardo per sé.

Non paragonarsi agli altri

Confrontare la propria esistenza con quella degli altri non porta quasi mai a delle considerazioni giuste, quindi conviene concentrarsi sul proprio percorso di vita, per affrontare nuove sfide e nuovi ostacoli senza fare confronti con le storie di altri.

In questo modo secondo il Shikata ga nai si trova più facilmente la spinta per migliorarsi.

Chiedere aiuto

Secondo gli insegnamenti del Shikata ga nai ci sono dei momenti nella propria vita in cui l’aiuto degli altri è necessario e rafforza il proprio spirito. E’ importante saper riconoscere di trovarsi in un momento di difficoltà e non aver nessun tipo di timore nel chiedere il sostegno che serve.

Camminare nella natura

Per comprendere il vero valore di questa filosofia bisogna darsi tempo e la natura è grande maestra in questo. Camminare e respirare lentamente in un bosco o in parco oppure contemplare la bellezza della natura sono dei modi per ristabilire i ritmi vitali.

Allenare la respirazione

Oltre all’aspetto spirituale, per raggiungere questa consapevolezza serve allenare anche la parte fisica, ovvero la respirazione, che rappresenta la sorgente della nostra forza interiore.

Respirare profondamente, oltre ad essere alla base della meditazione, aiuta a rimanere con i piedi per terra, a rimettersi in contatto con la realtà che ci circonda e a scrutarsi dentro.

Cambiare prospettiva

Cambiare prospettiva può aiutare. E’ un modo di darsi la possibilità di fare cose diverse, di sperimentare, di mettersi in discussione, di cogliere stimoli costruttivi che la vita propone, a partire dalle piccole cose.

Il mondo Occidentale e lo Shikata ga nai

Molti pensano che questo pensiero sia di difficile trasposizione nel nostro mondo occidentale e che si tratti di una formula disfattista e pessimista. Ma in realtà Shikata ga nai è un modo tutto propositivo per affrontare la vita, un invito a conoscere un nuovo equilibrio, tra le cose per cui vale la pena provare a combattere e la rassegnazione nei confronti di ciò che sfugge al nostro controllo.

Accettare il cambiamento non significa subire passivamente le avversità della vita, ma lasciar andare il passato e accogliere il nuovo con gioia. L’accettazione è il primo passo verso la liberazione.

Dopo aver letto tutto questo, pensi che farebbe bene portare un po’ di Shikata ga nai nella propria quotidianità?

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