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Introverso o estroverso: qual è il tuo stile e come influenza il tuo ruolo in ambiente lavorativo?

La domanda da sempre accende forti dibattiti: da un lato c’è chi propende per la superiorità di una personalità vivace che permette la crescita di un’azienda e dall’altro chi invece tende a favore dei lavoratori più riservati che non si lasciano distrarre da niente sul lavoro.

Scopriamo come si approcciano le due diverse personalità quando lavorano e quali sono punti di forza e debolezze di entrambe le categorie.

Introverso o estroverso?

Che tu sia introverso o estroverso hai delle buone chances di avere successo e fare carriera. È ora di sfatare il mito secondo il quale è l’estroverso colui che possiede lo stile più indicato sul lavoro.

Si tratta di due approcci differenti che permettono di arrivare all’obiettivo ma a proprio modo, secondo comportamenti opposti ma pur sempre funzionali e produttivi.

Entrambi possono crescere professionalmente, contribuire al raggiungimento del target lavorativo e persino diventare leader.

Il segreto, infatti, è riconoscere i propri punti di forza e superare o arginare quelli di debolezza.

Ma quali sono i punti di forza e di debolezza di un introverso e di un estroverso sul lavoro? Mettiamo a confronto i due stili e scopriamolo insieme.

Lavoratori estroversi: pro e contro

Amano il contatto con la gente e stare sempre al centro dell’attenzione: ecco chi sono gli estroversi al lavoro. Ma non è tutto!

Il loro stile gli permette di mettersi sempre in gioco e farsi avanti in ogni situazione, superando paure e difficoltà sempre con il sorriso sulle labbra.

Ecco i punti di forza di un estroverso:

  • Socievole. Si trova bene con gli altri e interagisce positivamente per raggiungere gli obiettivi. Ottima capacità di lavorare in team
  • Positivo. Non si abbatte facilmente dinanzi ai problemi ma cerca sempre di vedere il lato migliore da sfruttare in ogni situazione.
  • Coraggioso. Affronta le sfide con coraggio e non si lascia fermare da nulla quando si prefissa un obiettivo.
  • Forte carisma. Coinvolgente e carismatico, con il suo carattere riesce a riscuotere consensi e prendere iniziative produttive.

Ma l’essere estroversi ha anche i suoi contro in ambito lavorativo:

  • Scarsamente recettivi. Gli estroversi non amano sentirsi criticati o consigliati. Tendono ad agire di testa propria e non sempre questo contribuisce al bene dell’azienda.
  • Poco riflessivi. Naturalmente questi caratteri così vivaci sono molto istintivi. E la riflessione? Spesso viene a mancare questo fattore base che nel lavoro è determinante.
  • Poca concentrazione. Sono attivi e sempre in movimento: si concentreranno abbastanza sul lavoro? Questo è un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in un’azienda.

Lavoratori introversi: pro e contro

Riflessivi, attenti e concentrati su quello che fanno e sui loro obiettivi: così si può descrivere lo stile dell’introverso in ambiente di lavoro.

Ma amano lavorare in solitaria e questo a volte può essere un bene mentre in altre circostanze può limitare le loro capacità e il loro successo.

I punti di forza che li contraddistinguono sono:

  • Prudenza. Gli introversi riflettono e sono cauti. Non si lasciano guidare dagli istinti ma analizzano ogni situazione a fondo e pianificano a dovere la strategia vincente.
  • Motivazione. Se hanno un obiettivo lo devono raggiungere ad ogni costo! Non lasciandosi distrarre nemmeno dalle conversazioni coi colleghi riescono a raggiungere ottimi risultati anche in poco tempo.
  • Attenzione. Non parlano molto ma ascoltano tutto ciò che li circonda con molta attenzione. In questo modo sanno sempre come comportarsi, riescono a prevenire i problemi e non si fanno cogliere di sorpresa.
  • Creatività. Svolgono il loro lavoro con passione e senza distrazioni, sviluppando progetti creativi e ottenendo larghi consensi per i risultati originali.

La nota dolente, però, sono quelle debolezze che limitano il loro operato:

  • Difficoltà ad esprimersi. Lavorano sodo ma non riescono bene a esprimersi in pubblico. Parlare di fronte al team può essere grande fonte di disagio nonostante la preparazione.
  • Poco socievoli. Hanno paura di mettersi a confronto con gli altri ed essere giudicati. Questo li porta a socializzare poco anche coi colleghi.

Chi vince nel lavoro?

In questo confronto tra introversi ed estroversi a lavoro non ci sono né vincitori né vinti!

Entrambi sono fondamentali in un’azienda per sfruttare i loro punti di forza e farne l’arma vincente per abbattere i competitor e raggiungere gli obiettivi prefissati.

Come arginare i difetti? Lavorare sulla propria personalità e concentrarsi sulle competenze può essere un buon inizio per superare le inevitabili difficoltà che derivano dai punti di debolezza.

 

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